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Boredom
Aug 14, 2010 17:28:17 GMT -5
Post by Nathair Blackthorn on Aug 14, 2010 17:28:17 GMT -5
Il liquore che il barista mi aveva portato aveva un pessimo sapore ma non potevo aspettarmi di meglio in un posto come quello. Frequentato dai peggiori soggetti della città, con una grande affluenza di vampiri giovani e licantropi senza branco. Feccia. Sorseggiai il liquido ambrato, controllando i miei appuntamenti su un'agenda piuttosto mal ridotta, dalla copertina rigida in pelle nera. Avevo qualche giorno libero dato che avevo portato a termine il mio ultimo compito prima del previsto. S'era trattato di eliminare due succhia-sangue di bassa lega e non era stato difficile rintracciarli, ancor meno farli fuori. E adesso mi ritrovavo senza impegni e, quindi, ad annoiarmi in un bar decisamente squallido. Cosa strana. Generalmente calcolavo tutto alla perfezione. Bhè, avrei pagato la mia incapacità. Mi sarebbe servito di lezione. Odiavo la nullafacenza.
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Boredom
Aug 14, 2010 19:01:07 GMT -5
Post by midnight on Aug 14, 2010 19:01:07 GMT -5
Smontai dalla moto togliendomi il casco e riavviandomi i capelli corti con una mano. Il cielo sopra di me prometteva pioggia, con densi nuvoloni neri che si ammassavano appena rischiarati dal bagliore delle luci della città. Era stata una giornata pesante, e ora il cambiamento repentino di tempo unito alla stanchezza stava dando vita ad una favolosa emicrania che mi martellava le tempie. Nonostante tutto non avevo però voglia di tornare a casa subito; sapevo che non appena avessi adocchiato il letto ci sarei svenuta sopra e mi sarei svegliata direttamente la mattina dopo, cosa che odiavo. Quando succedeva mi svegliavo di pessimo umore, con la netta sensazione di aver sprecato la giornata precedente tra lavoro e sonno senza combinare nulla di concreto. Proprio per quello mi trovavo lì, di fronte al Dead Dave's bar. Avevo tutta l'intenzione di bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere con Dave, così da poter dire di non essere stata del tutto improduttiva quel giorno. Entrai nel locale rischiarato da pallide luci al neon e pieno come al solito di avventori dall'aria poco raccomandabile. Che fossero umani, vampiri o licantropi poco importava; la maggior parte di loro portava sicuramente avanti qualche losco affare, ma perché mai avrei dovuto curarmene? L'importante era che la loro molesta presenza non rovinasse il mio whiskey doppio. Un paio di licantropi sulla trentina si voltarono a guardarmi mentre passavo tra i tavoli, e uno di questi mi rivolse la parola con sguardo lascivo. "Hey piccola, tutta sola? Perché non ti siedi qui con noi?"Lo ignorai volutamente passando oltre. Certa gente non era neanche degna di una mia risposta. L'altro però si allungò verso di me e mi afferrò un polso per impedirmi di allontanarmi. "Hey, guarda che il mio amico ti ha fatto una domanda. Chi ti credi di essere per ignorarci?"Mi voltai ad osservarlo e feci semplicemente ciò che l'istinto mi diceva di fare. Liberai parte del mio potere convogliandolo nel braccio, ed esso vi si avvolse attorno come un'onda rovente che costrinse il mannaro a lasciare la presa, imprecando. Era più che ovvio che né lui né il suo amico, con il loro infimo livello di potere, potessero anche solo sperare di uscire vivi da uno scontro con me. Il fatto poi che quella sera non avessi alcuna voglia di fingere di essere paziente, e che li stessi probabilmente squadrando con lo sguardo di una che non avrebbe perso neanche una notte di sonno dopo averli ammazzati brutalmente, li convinse a ritrarsi verso il loro tavolo con la proverbiale coda tra le gambe. Sapevo che anche le altre persone del locale avevano avvertito quel guizzo di potere, ma per una volta non mi importava. Anzi meglio, sarebbe stato un ottimo deterrente a che un altro di loro mi importunasse di nuovo. Avanzai fino al bancone, dove sedetti su uno sgabello. Dave mi salutò con un cenno della testa. "Il solito, bellezza?" mi chiese. "Sì, Dave, ma fammelo doppio", mormorai mentre mi massaggiavo stancamente le tempie. Fu in quel momento che notai che c'era qualcosa di diverso nel locale rispetto alle centinaia di volte che ci ero andata. Un odore diverso nell'aria che però non riuscivo del tutto a identificare. Mi guardai un paio di volte intorno, e solo allora notai una donna seduta al bancone a qualche sgabello da me. Non era un licantropo né un vampiro a giudicare dal suo odore, ma sicuramente non era neanche umana. Era molto bella ma il fascino che emanava era strano, magnetico. Non potevo esserne sicura, ma qualcosa mi fece pensare che si trattasse di un Fey o qualcosa di simile. Non ne avevo mai visto uno, a dire la verità, ma sapevo che grazie al loro potere gli era possibile confondersi tra gli umani. Non sapevo molto di loro, ed ero curiosa. Allargai quindi il mio potere, non con impeto come poco prima, ma solo quel tanto che bastava per arrivare a sondare il suo.
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Boredom
Aug 15, 2010 2:22:52 GMT -5
Post by Nathair Blackthorn on Aug 15, 2010 2:22:52 GMT -5
Sollevai appena lo sguardo quando sentii due licantropi nerboruti importunare una ragazza appena entrata. Era sciocco da parte loro, dato che palesemente non si trattava di un'indifesa umana. Ma questo non era un mio problema. Avrebbe potuto ucciderli sul posto e non sarebbe cambiato niente. Continuai a sorseggiare il liquore, consapevole dello sguardo che, poco dopo, posò su di me. In quel momento ero coperta dal glamour. Generalmente non me ne importava nulla e non tentavo di coprire la mia energia nè quelle caratteristiche fisiche che mi distinguevano etichettandomi come Fey e Sidhe. Come ho già detto, però, ero in "vacanza" e, benchè annoiata, non avevo voglia di essere importunata per la mia razza -che attirava certamente di più di una qualsiasi appetibile umana, sola in un malfamato locale- dalla feccia di Riverfront. Così in quel momento la mia pelle sembrava meno bianca del solito, gli occhi grigi avevano una sola iride e i capelli erano neri. Insomma nulla di speciale. Sentire il potere della tipa tastarmi con cautela e gentilezza provocò un microscopico tremito al mio sopracciglio destro, il che poi si poteva considerare la mia versione dell'irritazione. Evidentemente era più sveglia dei suoi colleghi, lì dentro, ma questo non le dava certo il diritto di toccarmi, fisicamente e non. Lasciai che la mia energia si svegliasse, per poi concentrarsi in una lingua fredda che schioccò una frustata violenta su quell'energia calda e accogliente. Sollevai lo sguardo con il bicchiere alle labbra ed incontrai i suoi occhi. C'era solo un contesto in cui sapevo essere estremamente eloquente, ovvero quando tutto di me sembrava dire "vedi di non rompermi le palle, altrimenti ne pagherai le conseguenze...e non ti piacerà"! Bhè era ciò che il mio viso esprimeva quando era inespressivo ed io ero sempre inespressiva. Posai il bicchiere, spingendolo verso il barista. "Dammene un altro."
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Boredom
Aug 15, 2010 11:04:44 GMT -5
Post by midnight on Aug 15, 2010 11:04:44 GMT -5
Lo "schiaffo" che il suo potere, freddo e affilato, diede al mio confermò i miei sospetti sulla sua identità. Lo sguardo che mi riservò, poi, mi fece capire che non aveva affatto gradito la mia intrusione. In quel momento ricordai che Fey e Sidhe erano famosi per la loro riservatezza e il loro orgoglio. Probabilmente il mio doveva esserle sembrato un gesto estremamente scortese. Sorrisi mentre sorseggiavo il mio whiskey. Una volta un insegnante di biologia soprannaturale mi aveva detto che quando si ha a che fare con gli immortali non importa quali gesti facciamo, né l'attenzione che mettiamo nel farli sembrare cortesi, finiremo comunque con l'offenderli in qualche modo vista la quantità di regole e tabù che seguono. Dave alzò appena la testa dai bicchieri che stava asciugando quando avvertì quel breve "scambio di opinioni" tra poteri. Nessun altro nel bar pareva essersene accorto, ma Dave era troppo scaltro e aveva troppa esperienza per non notarlo. Fece comunque finta di niente, e annuì quando la ragazza chiese un altro drink. "Portane un altro anche a me, Dave. E questo giro alla signorina lo offro io", mormorai tirando fuori una banconota da dieci dalla tasca del giubbotto di pelle, lanciandole un'occhiata. "Per farmi perdonare", precisai. Mentre il barista prendeva le bottiglie dagli scaffali mormorai :"Mi dispiace esserti sembrata scortese. Non volevo invadere la tua privacy. Ero solo curiosa, e quando mi succede non so farmi i fatti miei".Non mi ero voltata verso di lei mentre parlavo, non ve n'era alcun bisogno. Un essere immortale non avrebbe avuto alcun problema a sentirmi. Mi limitai ad osservare la sua immagine riflessa nello specchio posto sul muro di fronte a noi, intervallato dalle file di scaffali contenenti alcolici di ogni genere.
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Boredom
Aug 16, 2010 6:07:18 GMT -5
Post by Nathair Blackthorn on Aug 16, 2010 6:07:18 GMT -5
Bhè, poco male. Se aveva una così grande voglia di buttare via i suoi soldi, io non ero nessuno per dissuaderla dal farlo. Giocherellai con il bicchiere che Dave mi aveva poggiato di fronte, senza portarlo alle labbra. Al suo discorsetto di scuse avevo risposto con un verso inarticolato, una sorta di grugnito, e un breve cenno del capo. Non ero una persona con cui fare amicizia in un bar. Non ero una persona con cui fare amicizia e basta. E questo ben poco aveva a che fare con le regole del mio popolo. Certamente il suo sarebbe stato considerato un atteggiamento alquanto offensivo, ma avevo smesso di pormi questo genere di problemi da molto tempo. Le Corti continuavano ad esistere avvolte da un'atmosfera d'altri tempi, ma il mondo era andato avanti, il tempo correva in tutt'altra direzione ed i costumi erano cambiati. Certe cose erano ormai obsolete. Io invece avevo un pessimo carattere, probabilmente frutto degli anni passati come comandate delle guardie del principe, e i miei discorsi erano tutti incentrati sui lavori da svolgere e sul compenso da ricevere. Non vi era alcuna ragione per discutere d'altro, non ci avrei guadagnato nulla. Apparte un giro offerto dalla ragazza-licantropo. Riportai la mia attenzione al bicchiere, che svuotai con un solo, lungo sorso. E poi feci caso allo specchio che avevo di fronte. Lei mi stava osservando. Invadente, ecco cos'era! "Cos'è che vuoi da me, con precisione?"
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Boredom
Aug 16, 2010 8:33:01 GMT -5
Post by midnight on Aug 16, 2010 8:33:01 GMT -5
Sollevai un sopracciglio. Non che mi fossi aspettata un grazie, ovviamente. Le belle ragazze tendono a infischiarsi delle buone maniere soprattutto se, come lei, hanno un pessimo carattere. E bastava incrociare i suoi occhi grigi e inespressivi per rendersi conto che i giorni in cui non aveva la luna storta dovevano essere decisamente pochi. Ciò che mi lasciò tra il perplesso e il divertito fu quel suo fulmineo mettersi sulla difensiva, chiedendomi cosa mai volessi da lei. Mi chiesi se fosse il suo sangue faerie o la sua indole innata a darle la supponenza necessaria a pensare che uno sguardo lanciato attraverso uno specchio significasse che volevo qualcosa da lei. Probabilmente il concetto di semplice interesse e curiosità verso qualcosa di sconosciuto non esisteva nel suo mondo, così come l'idea di mostrarsi cortesi senza alcun secondo fine verso qualcuno che si pensa di aver importunato. Ah, le ragazze complicate..., pensai. Non riuscii a mascherare un sorrisetto mentre riprendevo a sorseggiare il liquore, spostando lo sguardo altrove e rispondendo: "Assolutamente niente."
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Boredom
Aug 17, 2010 8:42:14 GMT -5
Post by Nathair Blackthorn on Aug 17, 2010 8:42:14 GMT -5
Niente? Era strano il suo modo di non volere niente e il fatto che mi avesse risposto con un mezzo sorriso sulle labbra era irritante. Comunque meglio così no? Lasciai una banconota sul banco, infischiandomene del fatto che lei avesse già pagato. Avevo semplicemente deciso che non avrei accettato l'offerta. Scesi dallo scomodo sgabello ed uscii dal locale senza aggiungere altro. Del resto non dovevo preoccuparmi di offendere nessuno per non aver rivolto degli adeguati saluti. Non vi erano Sidhe al di fuori di me lì dentro. Raggiunsi la mia moto , una Yamaha r6, parcheggiata poco lontano. Adesso a fianco ve n'era un'altra, del medesimo colore. Presi ad osservarla mentre montavo sulla mia bambina, indossando dei guanti in pelle dalle dita mozzate. Era proprio un bel gioiellino. Il proprietario aveva gusto!
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Boredom
Aug 17, 2010 10:19:49 GMT -5
Post by midnight on Aug 17, 2010 10:19:49 GMT -5
Seguii i movimenti altezzosi della ragazza mentre usciva dal locale. Che caratterino..., pensai. E poi dicevano a me che ero acida. Aveva perfino rifiutato la mia offerta di pagarle da bere. "Ne ho vista di gente strana qui da te, Dave, ma questa le batte tutte", dissi rivolta al barista. Il vampiro alzò gli occhi dalla birra che stava versando, osservando la porta col suo sguardo torvo. "Beh, questa era una prima volta anche per me. Non avevo mai avuto uno di quelli lì nel mio locale", mormorò lui in risposta. "Ti sei accorto di che cos'era?", chiesi sorpresa. Lui mi squadrò inarcando il sopracciglio. "Signorina, sono nato ben prima di te e sono un vampiro. So riconoscere l'energia faerie se la avverto. E posso anche dirti che quella è una razza che è meglio lasciar perdere.""Cosa sai di loro?", chiesi. "Molto poco, come tutti. Sono schivi e orgogliosi, non lasciano trapelare molte informazioni sul loro conto. In ogni caso di una cosa sono certo: non hanno niente a che vedere con le fatine delle favole. Avvicinati troppo e ti ritrovi con addosso qualche strano incanto, o peggio ancora fatto a fettine"."Addirittura...", mormorai. Beh, a ripensarci la ragazza di prima non sembrava una che si sarebbe fatta tanti problemi ad affettare un po' di gentaglia. "E dei loro poteri che sai dirmi?" "So che usano il cosiddetto 'glamour' per cammuffare il loro aspetto, e so che molti dei loro poteri riguardano la seduzione. Dicono che siano dei grandi amatori, ma che alcuni di loro portino con sé una sorta di maledizione per cui chi fa sesso con loro non sarà mai più soddisfatto da nessun altro partner che non sia della loro razza." "Bella fregatura", risposi. "Per quello ti ho detto di stargli alla larga". "E' un modo per dirmi che non dovevo offrirle da bere?" "No. E' un modo per ricordarti che chi è curioso va all'Inferno", rispose con un sorrisetto. Sorrisi a mia volta. Forse aveva ragione, e per una volta avrei dovuto imparare a farmi i fatti miei. Restai ancora una mezz'ora a conversare con Dave, quindi uscii e me ne tornai a casa. Tutto sommato si era rivelata una serata piuttosto interessante.
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Boredom
Aug 17, 2010 12:10:13 GMT -5
Post by Nathair Blackthorn on Aug 17, 2010 12:10:13 GMT -5
Partii a tutto gas, lanciando un'ultima occhiata dentro il bar. La ragazza stava ancora conversando con il barista e con una certa allegria. Chissà perchè avevo la strana sensazione che la cosa mi riguardasse. Ma forse erano solo manie di protagonismo. Del resto era una cosa parecchio comune per un Sidhe. Continua in "Sea & waves"
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